La brand identity è quella cosa che rende subito riconoscibile un marchio. Se quando pensi a un paio di scarpe da corsa ti viene in mente Nike; se quando hai sete desideri una Coca-cola ghiacciata o se per comprare un nuovo portatile cerchi l’ultimo modello di Mac Book della Apple, vuol dire che questa tre azienda hanno lavorato bene sulla loro brand identity o identità di marca.
Cos’è la brand identity
Con il termine brand identity intendiamo tutti gli elementi che concorrono a costruire l’anima di un marchio. Parliamo sia di elementi visivi, come naming, logo e immagine coordinata, che di elementi comunicativi come valori del brand, mission, vision e brand purpose.
L’unione dell’anima visiva e quella comunicativa pone le basi per la costruzione di una strategia di comunicazione, per lavorare sulla riconoscibilità dell’azienda e sulla vendita dei singoli prodotti o servizi.
Una definizione di brand identity ce la dà Seth Godin.
“Fare delle promesse e saperle mantenere è un ottimo metodo per costruire un brand“.
Una buona identità di marca racchiude i valori della tua azienda, esprimendo in maniera visiva chi sei, a chi ti rivolgi e cosa offri.
Perché la brand identity è così importante oggi?
Stiamo vivendo un momento storico inedito, che ha costretto i brand a fermarsi e a ripensare i propri valori e le proprie azioni. Per le aziende è diventato sempre più fondamentale relazionarsi con le persone, umanizzando la propria immagine. Le logiche Human to Human sono sempre più diffuse.
Per non diventare l’ennesima azienda nel settore X con il solito prodotto uguale agli altri bisogna di lavorare di strategia, visione e analisi. Il processo di costruzione di una brand identity di successo non ammette impazienza, ma è un lavoro che nasce all’interno dell’azienda e cresce con un’agenzia di marketing e comunicazione. Si tratta di un lavoro di cesello, per il quale si hanno più domande che risposte. Un percorso che, però, alla fine avrà definito le fondamenta.
La strategia che c’è alla base di una identità di marca
Una buona identità di marca parte interrogandosi sui valori. Poi si passa ad analizzare le persone e a individuare a chi rivolgersi. Non illudiamoci di piacere a tutti o di poter soddisfare le esigenze di tutti. Il posizionamento è anche definire una politica di prezzo o commerciale. Se il tuo è un prodotto artigianale con un prezzo medio-alto, non potrai di certo competere con chi produce in serie e a prezzo più basso.
Grazie a un’analisi SWOT riusciremo a identificare le Personas e la storia che gli andremo a raccontare.
Alla fine di questo processo inizia tutto il lavoro di costruzione di identità visiva di un brand. Gli elementi visivi fondamentali sono il logo, i font, la palette colori, i set di icone e tutti i dettagli che sono utilizzati sui visual aziendali, online e offline.
Gli elementi visivi di una brand identity
A livello strategico e visivo questi sono gli elementi di una brand identity di successo.
Naming
Si tratta dell’arte di dare un nome alla tua azienda o ai tuoi prodotti. Specifici, unici, memorabili, identitari. Il naming è un biglietto da visita che può già dal nome puoi indicare di cosa ti occupi.
Payoff
Il payoff è una breve frase che specifica un aspetto del naming. Di solito racchiude la promessa che fai ai tuoi clienti. È uno dei fondamenti della tua identità di marca.
Logo
Si tratta dell’elemento visivo per antonomasia. Non parliamo di un semplice naming affiancato a un pittogramma. Un logo che funziona non è banale e tiene conto di tanti fattori: la tua nicchia di mercato, il tuo posizionamento, l’applicabilità.
Font
Sebbene sia ritenuto da molti una scelta secondaria, in realtà la selezione dei caratteri che accompagnano la tua immagine coordinata è parte del tuo racconto visivo e del tono di voce del tuo brand.
Palette colori
Ogni colore ha il suo codice Pantone. Si tratta dei colori che definisco il posizionamento del brand e che saranno utilizzati su ogni canale, online e offline.
Brand manual
È un documento che indica le linee guida di ogni logo, rivelando l’uso corretto in qualsiasi applicazione. Scorrendo le tavole del brand manual sono indicate tutte le versioni del logo, il set di font da utilizzare e i codici pantone per lavorazioni al negativo o in quadricromia.
Dulcis in fundo: esempi di brand identity
Coca-Cola
Questa azienda ha messo a punto la più grande strategia di brand identity di tutti i tempi. Grazie a Coca-Cola, infatti, Babbo Natale è diventato quello che conosciamo oggi: un omone un po’ attempato vestito di rosso. Ma non è finita qui! La sua comunicazione è inimitabile, come la silhouette della sua bottiglia, unica e riconoscibile.
Non tutti siamo Coca-Cola, ma è dai grandi che è possibile imparare.
Amazon
Il logo di Amazon lo conosciamo tutti e non si tratta di un semplice simbolo. Nell’essenzialità di quella freccia che ricorda un sorriso, il colosso dell’e-commerce ci racconta tutti i suoi valori: su Amazon fai acquisti in tutta sicurezza e hai la comodità di ricevere i prodotti che desideri fino a casa e in tempi brevi.
Il logo di Amazon sintetizza visivamente la mission aziendale e ce la rende subito riconoscibile.
AIRBNB
Airbnb è un esempio di come il logo e tutta l’immagine si siano evoluti di pari passo con la crescita dell’azienda. Il logo è cambiato diverse volte, modificando anche il nome. Se prima il naming era riportato per esteso, oggi è più breve e le linee del logo sono più tondeggianti per comunicare l’esperienza offerta ai clienti: relax, comfort e praticità.
In questo video l’evoluzione della brand identity è raccontata molto bene.
Per concludere
Una buona brand identity si evolve con l’azienda. Ha l’obiettivo di rendere subito riconoscibile un prodotto o un servizio e di rassicurare i potenziali clienti sul perché scegliere quel marchio e quali vantaggi avrà.